AL MINISTERO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Quest’associazione allo scopo favorire la promozione, la cura e la tutela del benessere del personale, interconnesso quest’ultimo, nella sua accezione più ampia e normativamente orientata, al “benessere organizzativo” che si intende comunemente, la capacità dell’organizzazione di garantire il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i propri militari, rappresenta di aver ricevuto segnalazioni dai militari dipendenti del Comando Compagnia di Termoli (CB), dalle quali si desumerebbero:
condotte non propriamente corrispondenti ai principi enunciati all’art. 725 c. 2 del D.P.R. 90/2010 che, appare, si sostanziano anche attraverso il ricorso ad aggettivazioni talvolta inurbane;
mancata attuazione delle disposizioni regolamentari riguardante i turni di servizio, le licenze e riposi settimanali;
da tempo, le Stazioni del Comando Compagnia Carabinieri di Termoli sono costretti ha svolgere servizi gravosi, disposti dai Comandanti di Stazione su disposizione del Comandante di quella Compagnia. Turni di servizio giornalieri che vanno dalle 12/14 ore, in particolare i militari che svolgono il servizio di ricezione pubblico alla Stazione Capoluogo.
Ai predetti servizi vanno aggiunti: servizi di perlustrativi/pattuglie, esercitazioni tiri, rappresentanze, Ordine Pubblico ed i servizi provvisori alla Centrale Operativa.
Servizi che vanno a sovraccaricare tutti i reparti, che da diverso tempo ormai sono in continuo affanno per una carenza cronica di personale, tale da non poter permettere al personale di fare i riposi settimanali e licenze, come previsto dalla circolare nr.548/243- 178-1-1950 dell’11.02.2008, esponendo il personale a seri rischi.
La situazione esposta, crea nei predetti reparti, una situazione di malcontento generale e di stress psico-fisico, che risulta impossibile da poter gestire, andando a compromettere quel benessere del personale che tanto a cuore sembra essere alla scala gerarchica, ripercuotendosi anche sulla serenità famigliare.
Premesso e considerato che il vero benessere, non deriva semplicemente dall’ambiente di lavoro inteso come luogo fisico, bensì anche dalle dinamiche professionali che si creano tra
e con i componenti di un ente o ufficio, giova evidenziare, anche nell’interesse del servizio, alcuni aspetti che lo sostengono:
favorire, soprattutto all’interno dei gruppi di lavoro più ristretti nei quali le persone operano a diretto contatto (pattuglie, squadre, ecc.) una piena condivisione di intenti e di finalità nonché la valorizzazione del contributo fornito da ciascun militare e l’approfondita conoscenza reciproca;
promuovere l’autostima di ogni militare, valorizzandone le capacità e le potenzialità;
favorire un clima positivo all’interno dell’ambiente lavorativo;
creare un legame con i propri dipendenti, facendo sentire la propria empatia e vicinanza e
dimostrando la propria attenzione sulle problematiche di servizio e personali che possono essere rappresentate;
dimostrare in ogni occasione la propria disponibilità all’ascolto e all’aiuto;
porre attenzione e mostrare vicinanza nelle occasioni importanti della vita di ciascuno
(matrimonio, nascita figli, lutti, malattie ecc.;
valorizzare il confronto;
coinvolgere il personale nei processi decisionali che li riguardano;
promuovere la motivazione e il senso di auto efficacia del personale.
Tutti fattori che ineludibilmente favoriscono il clima di serenità che dovrebbe regnare nei reparti e tra i militari dell’Arma (art. 424 R.G.A.) .
Conoscendo la sensibilità della S.V. sugli aspetti e tematiche rappresentate, sempre con lo scopo di contribuire a migliorare le condizioni di benessere del personale, si auspicano, nel caso di specie, verifiche e risoluzioni delle possibili criticità evidenziate, attraverso idonei e mirati interventi.
Segreteria Regionale del Molise