AL MINISTERO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
OGGETTO: Benessere del personale.
Questa Unarma, allo scopo favorire la promozione, la cura e la tutela del benessere del personale interconnesso quest’ultimo, nella sua accezione più ampia e normativamente orientata, al “benessere organizzativo” che si intende comunemente, la capacità dell’organizzazione di garantire il benessere fisico, psicologico e sociale di tutti i propri militari, rappresenta di aver ricevuto segnalazioni nell’ambito del Comando Stazione Carabinieri di Reggio Calabria “Ortì” piccolo comando urbano dipendente dal Comando Compagnia CC “Reggio Calabria”, dalle quali si desumerebbero:
– condotte non propriamente corrispondenti ai principi enunciati all’art. 725 c. 2 del D.P.R. 90/2010 che, appare, si sostanziano anche attraverso il ricorso ad aggettivazioni talvolta inurbani.
– totale mancanza di programmazione quindicinale, per servizi/riposi. Il personale sarebbe sempre informato dei servizi e riposi in orari e modalità contrarie alle circolari vigenti; tanto da precludere e programmare le più elementari attività quotidiane di vita familiare;
– presenza di numerosi (colonia felina) gatti randagi, cosa già presente nella nota riferita al Comando Compagnia Carabinieri di Reggio Calabri del 2 novembre u.s.: anche qui i felini verrebbero alimentati con cibarie detenute all’interno del frigorifero in dotazione del Reparto, unitamente alle derrate alimentari conservate dai Carabinieri;
– condotte non propriamente corrispondenti ai principi enunciati all’art. 725 c. 2 del D.P.R. 90/2010 che, appare, si sostanziano anche attraverso il ricorso ad aggettivazioni talvolta inurbani;
– frequenti modifiche al memoriale del servizio.
Dalle segnalazioni ricevute, risulterebbe che dette discrasie siano state già da tempo rappresentate alla scala
gerarchica senza alcuna soluzione, anzi parrebbe che le stesse siano state tollerate.
Orbene, premesso e considerato che il vero benessere, non deriva semplicemente dall’ambiente di lavoro inteso come luogo fisico, bensì anche dalle dinamiche professionali che si creano tra tutti i componenti di un ente o ufficio, giova evidenziare, anche nell’interesse del servizio, alcuni aspetti che lo sostengono:
favorire, soprattutto all’interno dei gruppi di lavoro più ristretti nei quali le persone operano a diretto contatto (pattuglie, squadre, ecc.) una piena condivisione di intenti e di finalità nonché la valorizzazione del contributo fornito da ciascun militare e l’approfondita conoscenza reciproca;
promuovere l’autostima di ogni militare, valorizzandone le capacità e le potenzialità;
favorire un clima positivo all’interno dell’ambiente lavorativo;
creare un legame con i propri dipendenti, facendo sentire la propria empatia e vicinanza e dimostrando la
propria attenzione sulle problematiche di servizio e personali che possono essere rappresentate;
dimostrare in ogni occasione la propria disponibilità all’ascolto e all’aiuto;
porre attenzione e mostrare vicinanza nelle occasioni importanti della vita di ciascuno (matrimonio, nascita figli, lutti, malattie ecc.;
valorizzare il confronto;
coinvolgere il personale nei processi decisionali che li riguardano;
promuovere la motivazione e il senso di autoefficacia del personale.
Tutti fattori che ineludibilmente favoriscono il clima di serenità che dovrebbe regnare nei reparti e tra i militari dell’Arma (art. 424 R.G.A.).
Nel concludere, si vuole ritornare alla questione gatti ovvero, la domanda nasce spontanea: è possibile che questi animali soggiornino i più Reparti dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria, costituendone di fatto una vera comunità felina, nonché un’identità costituita?
Conoscendo la sensibilità delle S.V. sugli aspetti e tematiche rappresentate, sempre con lo scopo di contribuire a migliorare le condizioni di benessere del personale, si auspicano, nel caso di specie, verifiche e risoluzioni delle possibili criticità evidenziate, attraverso idonei e mirati interventi.Grati dell’attenzione che riserverà alla presente, si porgono distinti saluti. Il benessere non si compra…si coltiva e si cura per farlo crescere.
Antonio Nicolosi
Segretario generale UNARMA