AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
AL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “TOSCANA”
Questa Unarma, nell’ambito dell’attività di ascolto, ha ricevuto da parte dei suoi iscritti il quesito in merito alla circolare del Comando Generale – Ufficio SM – Affari Giuridici e Condizione Militare – n. 27/579- 1-2021 del 26 maggio 2022 avente come oggetto “l’occupazione degli alloggi di servizio gratuiti connessi all’incarico”.
La disposizione obbliga il militare ad occupare l’alloggio di servizio connesso all’incarico e a valutare la sua posizione di impiego, con la possibilità di un possibile trasferimento in altra sede se non viene accettato. Cercheremo di analizzare il punto riportato nella lettera, poiché la necessità di uniformare la gestione dell’unità abitativa è centrata sull’articolo 363, c.2 del D.P.R. 90/210 del Tuom riportandone come nota a piè di pagina della vs. lettera“<<assicurare la […]costante e immediata disponibilità, [nonché garantire] l’efficienza dei servizi e la sicurezza delle caserme>>”.
L’art. 363 nei tre commi va oltre a quanto riportato nel virgolettato e noi aggiungiamo che viene descritta la modalità di assegnazione e la contestuale cessazione del diritto.
Nel tempo intercorso, la tematica degli alloggi di servizio ha visto un susseguirsi di circolari vedendo anche un’interrogazione a risposta in commissione n. 5-06057 della IV Commissione alla Camera presentata il 21.5.20211 al Ministero della Difesa. La risposta veniva fornita dal Sottosegretario di Stato alla Difesa il 1° marzo 2022 sulla base di quanto disciplinato dagli artt. 363, 364 e 383 del Tuom e nel riportare la sintesi veniva sottolineato che non vi è alcun obbligo per il Comandante, di risiedere nell’immobile assegnato e che qualora non occupate dai titolari delle cariche, questo può essere assegnato temporaneamente ad altro militare, << attesa la chiarezza del dato normativo>>.
1 Primo firmatario On.le Salvatore DEIDDA, Commissione Difesa; co-firmatari: On.li Vinci Gianluca, Ferro Wanda, Donzelli Giovanni e Galantino Davide.Vi sono a suffragio precedenti disposizioni attestanti che non vi è nessun obbligo e di cui se ne riporta il riferimento: la lettera nr. 321/259-24-2005 di prot. datata 27 ott. 2017 del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – I Reparto -SM- Ufficio Personale Ufficiali e dall’art. 365 del Tuom dove viene specificato che l’alloggio di servizio può essere assegnato temporaneamente ad altro militare. Non nascondiamo che quanto emanato dalla circolare possa inficiare quella valorizzazione individuale e l’efficienza istituzionale di cui i richiedenti volevano essere valore aggiunto. Un Comandante di Stazione, nell’assumere l’incarico sa di sposarne la pronta reperibilità indipendente sia assegnatario di alloggio o non, poiché l’etica e la morale sono valori fondanti di quella responsabilità che lo contraddistingue nell’assolvere il proprio dovere. Una reperibilità già oggetto di intervento del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – I Reparto -SM – Ufficio Legislazione – del 24 settembre 1990 e avente come oggetto l’autorizzazione ad alloggiare in località diversa dalla sede di servizio. Ci siamo concentrati sulle aspirazioni che il Carabiniere desidera mettere a disposizione della comunità attraverso le proprie esperienze, professionalità e formazione, contribuendo in modo fondamentale al buon funzionamento di un reparto importante come il Comando di una Stazione. Date le difficoltà oggettive legate al reperimento di un alloggio, è tuttavia importante tenere presente la legittima aspirazione del nuovo titolare dell’alloggio al momento del suo trasferimento, assicurandogli nei tempi più possibili ridotti la disponibilità dell’alloggio stesso, se temporaneamente assegnato ad altro militare. A titolo informativo e nell’ottica di un’ampia collaborazione si ritiene utile fare riferimento a due documenti, prodotti da altre Amministrazioni dello Stato, relativi alla stessa tematica
Nell’andare a concludere, richiediamo un intervento, al fine di determinare una revisione alla circolare menzionata, prendendo come spunto all’atto del suo insediamento, Egregio Comandante Generale, di due suoi passaggi che riteniamo importanti: il primo rivolto ai Sindacati, dove assicura la sua massima attenzione e chiede ogni collaborazione nella consapevolezza che il dialogo consentirà di raggiungere sempre migliori traguardi per il benessere del personale, vero moltiplicatore di efficienza; il secondo quando arriva a fare una riflessione sull’azione di comando ai vari livelli parlando della derivazione della parola Autorità: “augère”, che significa accrescere.
Ecco, noi chiediamo semplicemente questo: dialogo e condivisione per il bene comune di tutta l’Arma dei Carabinieri.
La Segreteria Regionale Toscana Unarma