Dietro i presunti abusi alla Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze si cela un grido di dolore e indignazione. L’Onorevole Stefania Ascari del M5S ha presentato a riguardo un’interrogazione parlamentare per capire cosa sta accadendo all’interno di quest’istituzione e quali misure siano state adottate per garantire il benessere fisico e psicologico degli allievi. È tempo di risposte concrete e azioni immediate per ripristinare nel caso ce ne fosse bisogno un percorso formativo privo di eventuali vessazioni e abusi per tutti coloro che si impegnano per servire il Paese, con la collaborazione fondamentale del sindacato UNARMA nella ricerca di soluzioni efficaci e rispettose dei diritti degli allievi.
Di seguito il testo
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
Presentata dall’Onorevole Stefania Ascari M5S
Al Ministro della Difesa – Per sapere – Premesso che.
Si apprende da fonti di stampa, di una giovane allieva morta suicida il 22 aprile scorso alla scuola marescialli e brigadieri dei carabinieri di Firenze, dove oltre a questo fatto terribile risulterebbero più di 60 abbandoni di allievi dovuti a presunti abusi e violazioni.
I testimoni denunciano gravissimi fatti, in particolare la carenza di sonno associata all’impossibilità di recuperare energie psico fisiche, tempi inadeguati per il riposo e lo svago: libera uscita limitata da rassegne dilatate oltre misura ed estenuanti, pause durante le attività addestrative polverizzate dagli impegni, possibilità di trascorrere il week end a casa (pernotto) condizionato al successo formativo o addirittura al non aver accusato malattia durante il permesso goduto nelle settimane precedenti. In alcuni momenti, la carenza di tempo, secondo le testimonianze, rendeva difficile anche l’igiene quotidiana. Molte ragazze avrebbero sofferto irregolarità mestruali, eccessiva caduta dei capelli e finanche disturbi alimentari.
Il sindacato UNARMA, pur continuando doverosamente a inoltrare all’Autorità Giudiziaria ogni scritto che riceve sulla questione, ritiene prioritario condannare un sistema addestrativo anacronistico, smisurato e non inclusivo, promuovendo ogni sforzo per ricondurlo nel perimetro dello spirito democratico.
Si chiede se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti suesposti e quali misure immediate siano state adottate in risposta a questo tragico evento, valutando anche la possibilità di inviare ispettori ministeriali per fare chiarezza sugli eventi recenti, tenendo altresì conto che questo clima vessatorio e aggressivo sia parte di una quotidianità aberrante.
Si domanda, inoltre, quali siano, le politiche attuali riguardanti il benessere fisico e psicologico degli allievi e delle allieve durante il loro periodo di formazione, e come intende il Ministero garantire che queste politiche siano adeguate e rispettose della dignità umana.
Ed in risposta alle denunce di abusi e violazioni, quali azioni specifiche intenda intraprendere il Ministero per assicurare che tali problemi siano risolti in modo efficace e tempestivo.
Considerato l’importante ruolo dell’UNARMA nell’indirizzare queste preoccupazioni all’Autorità Giudiziaria, quali passi sta facendo il Ministero per collaborare con il sindacato e altri enti per migliorare le condizioni all’interno della scuola.
Si chiede, infine, quali iniziative specifiche siano previste o siano già state attuate per modernizzare il sistema addestrativo in modo che sia più inclusivo e rispettoso dello spirito democratico, come richiesto dall’UNARMA.