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UNARMA I CARABINIERI DEL SETAF CHIEDONO L’ESTENSIONE DEL GE.TRA IN USCITA

da | Lug 25, 2023 | News | 0 commenti

AL MINISTRO DELLA DIFESA

AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI

I Comandi Carabinieri presso le basi alleate in Italia sono nati nel secondo dopoguerra, in piena guerra fredda, in un preciso momento storico, caratterizzato da una particolare delicatezza, ed hanno seguito l’evolversi della situazione, nella duplice veste militare e di polizia, sullo scenario internazionale, adattandosi costantemente ad essa ed alle sue sfide. Il mutato quadro geopolitico internazionale di questi ultimi anni, che ha visto un crescente interesse della Setaf verso il bacino del Mediterraneo ed il continente africano, ha reso ancora più qualificata ed incisiva la presenza dell’Arma in tale ambito. Considerate le peculiarità del contesto operativo, ai nostri militari che vi prestano servizio è notoriamente richiesto un insieme di qualità tecnico-professionali e morali tali da espletare efficacemente ed onorevolmente i propri compiti. Al momento, però, di esercitare i propri diritti, segnatamente per quanto attiene ai trasferimenti, questa componente si trova in una condizione di netto svantaggio rispetto al resto dell’organizzazione, facendola sentire in una sorta di vicolo cieco.
Questa Unarma ha appreso, attraverso l’attività di ascolto dei propri iscritti, che al personale della Compagnia Setaf di Pisa, anche per l’anno in corso, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri non ha esteso l’accesso al Ge.Tra in uscita. Tale esclusione preclude, di fatto, ai militari la possibilità di aspirare ad un legittimo cambiamento di ambiente lavorativo, in grado di offrire la possibilità di acquisire nuove competenze ed esperienze, che possano contribuire allo sviluppo professionale. Se la ratio alla base di questa esclusione è la difficoltà di ripianare eventuali vacanze organiche, alla luce delle particolari qualità richieste per farvi parte, il
Comando Generale potrebbe incentivare il ricambio generazionale del personale, intervenendo da un lato pubblicizzando gli aspetti operativi dello specifico settore, dall’altro ricorrendo ad una normativa premiale, che attiri i militari interessati a farne parte. E’ in questa ottica che va inquadrato il nostro contributo, quello non di una sterile polemica, ma di una comunicazione autentica e aperta al dialogo, affinché si possa valutare, nella sede dovuta e con serenità, la possibilità di inserire la Gestione dei Trasferimenti nella fase dell’uscita per l’anno 2024.
Una riforma del regolamento in tale senso non potrebbe non produrre benefici effetti sul morale del personale interessato, con le inevitabili ricadute positive che ne conseguirebbero.
Questa Unarma, qualora la richiesta non avrà seguito è pronta ad adire nelle sedi giudiziarie per la tutela dei propri iscritti per violazione delle pari opportunità, atti discriminatori e diverso trattamento tra lavoratori.
Il responsabile regionale provinciale Toscana UNARMA