AL MINISTRO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Oggetto: Criticità circa l’utilizzo dello SPIS per il fotosegnalamento. Abilitazione dei militari
Il sistema informatico AFIS attivato presso il casellario centrale d’identità, consente di svolgere tutte le attività per l’accertamento dattilocopico in modo automatizzato.
Il Comando Generale – II Reparto – SM – Ufficio Operazioni – con missiva nr 1218/181-60-4-1972, del 17 novembre 2018, aggiornava le disposizioni prevedendo l’estenzione delle abilitazioni all’utilizzo degli apparati, ai capi equipaggio dei Nuclei/Sezioni/Aliquote Radiomobile/PMZ, nucleo operativo, nonché ai militari delle Stazioni Carabinieri urbane e capoluogo, con specifiche sessioni formative da tenersi a cura di personale già esperto.
Tale procedura non pare essere la più ottimale – difatti – esistono problematiche nel sistema formativo dell’Arma cosidetto “a cascata” che quasi mai forma realmente il personale; la stessa non appare – tra l’altro – in linea con quanto normato dall’Ufficio Armanento ed equipaggiamento, che con nota nr 256/20-1 del 23 febbraio 2006, definisce che i corsi di addestramento vengano predisposti a cura della società fornitrice dell’applicativo; soluzione questa preferibile rispetto a quella adottata recentemente dall’Amministrazione.
Di recente il Dipartimento di P.S di concerto con i Sidacati di Polizia, hanno affrontato la tematica circa la possibilità di abilitare al fotosegnalamento il personale delle Volanti e dei Reparti di Prevenzione e Crimine; convenendo che l’interresse reciproco è quello della necessità di estendere tale abiliazione per rendere più efficiente il servizio quando il personale della scientifica non sia disponibile. La finalità è quella di evitare che il personale impiegato nei servizi di controllo del territorio resti fermo per lunghi periodi in attesa del foto segnalamento.
Tale esigenza, parrebbe, nascere nelle more dell’introduzione del sistema AFIS mobile che consentirà l’identificazione sul posto attraverso le impronte digitali. Difatti risulterebbe che siano in via di predisposizione i bandi per la realizzazione dell’AFIS mobile ma, ad oggi, non è dato sapere sia le tempistiche di acquisto, sia se lo strumento sarà distributo anche all’Arma dei Carabinieri.
A differenza della nostra amministrazione la P.d S. provvederà all’abilitazione del personale -su base volonararia- mediante specifici corsi di formazione, con esame finale e trascrizione a matricola.
Detta procedura risulta dissimile dalle modalità adottate dal Comando Generale creando discrasie circa l’abilitazione del personale. A tal riguardo, si evidenziano alcune citicità che potrebbero verificarsi tra cui la scarsa qualità dei rilievi da parte di chi non svolgendo tale attività in modo assiduo e la necessità di prevedere precise disposizioni per l’accesso agli uffici dove avviene il fotosegnalamento. Trattandosi di una procedura alquanto delicata, soprattutto nell’ambito degli arresti/attività di P.G., si segnala che gli operatori si troverebbero a dover utilizzare il predetto software senza la supervisione di personale con consolidata esperenza nel settore, incorrendo facilmente in errori/riardi che potrebbero avere gravi ripercussioni nelle attivittà di P.G., finanche a costringere l’A.G a non convalidare un arresto.
Alla luce di quanto sopra, la scrivente Unarma, ritiene necessario, chiedere l’intervento di codesto Comando Generale affinché:
I corsi, con esame finale, siano svolti al personale “volontario”, da parte della ditta che fornisce il
sistema, prevedeno l’iscrizione a matricola;
disporre che il predetto corso abbia validità di punteggio ai fini concorsuali.
Nel ringraziare anticipatamente per l’attenzione che verrà riservata alla presente, si porgono distinti saluti.
La Segreteria Nazionale