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Militari in difficoltà economiche: proposta di riforma per eliminare le sanzioni disciplinari, a sostegno dell’iniziativa il Sen. Damiani e il Segretario Generale di UNARMA Antonio Nicolosi

da | Apr 4, 2025 | Comunicati, News | 0 commenti

Pescara, 4 Aprile 2025 – Oggi si è svolto un incontro presso l’Aurum di Pescara riguardante la proposta di riforma per sostenere i militari italiani in difficoltà economiche. La riforma, che intende eliminare le sanzioni disciplinari per i militari che non riescono a onorare i pagamenti delle rate contratte con istituti di credito per esigenze quotidiane, tra cui l’acquisto della prima abitazione, ha ricevuto un forte sostegno sia a livello politico che da parte delle organizzazioni sindacali.

L’incontro ha visto la partecipazione del Sen. Dario Damiani, che si è impegnato a portare la proposta in Parlamento, supportata dal Segretario Generale di UNARMA, Antonio Nicolosi. Inoltre, sono intervenuti il Dott. Paolo Provino, Presidente dell’Enbital, l’On. Nazario Pagano, il Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, e i consiglieri comunali di Pescara Roberto Renzetti e Lillo Cordoma di Montesilvano, tutti schierati a favore di questa causa fondamentale.

Dichiarazione del Segretario Generale di UNARMA, Antonio Nicolosi

“La condizione economica precaria di molti dei nostri militari di base è una vera e propria ferita per il Paese”, ha dichiarato Antonio Nicolosi, Segretario Generale di UNARMA, durante l’incontro. “Non possiamo più ignorare le difficoltà quotidiane che affrontano i nostri uomini e donne in divisa, spesso con i gradi più bassi, che sono costretti a combattere anche con il sovraindebitamento. Non è più accettabile che il nostro personale, che ogni giorno si sacrifica per la sicurezza della nazione, venga punito con sanzioni disciplinari per aver contratto debiti necessari alla propria sopravvivenza, come ad esempio per l’acquisto di una casa. È ora che l’Amministrazione Militare riconosca la realtà di queste difficoltà e intervenga per rimuovere queste penalizzazioni ingiuste.”