AL MINISTERO DELLA DIFESA
AL COMANDO GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
OGGETTO: Intervento a carattere collaborativo. Militari richiamati in servizio.
Pregiatissimi On Ministro e Comandante Generale,
premesso che Unarma è sempre la prima linea a denunziare situazioni di malessere del personale rappresentato, sia che esse siano per discrasie imputabili alle cattive organizzazioni, oppure riferite alle mancanze gestionali. Al momento ci concentreremo sulle lagnanze pervenute da parte di militari sulla gestione dei richiami in servizio.
Sulla tematica sono intervenute nel tempo molte norme: Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
Decreto legislativo 30 aprile 1997, n.165;
Decreto legislativo 21 maggio 1995, n. 199;
Legge 01 maggio 1983, n. 165;
Decreto legislativo 15 marzo 2010, Artt. 986, 992, 2135 e 2136.
Detti Dispositivi regolano che il militare in congedo può essere richiamato in servizio d’autorità/domanda. Il richiamo viene disposto con decreto del Ministro della difesa, ovvero da parte del Comandante Generale per pochi mesi. Da una analisi effettuata, parrebbe, che i richiamati in servizio, del ruolo ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, riguardano nella maggior parte dei casi, Generali e Colonnelli in luogo di altri gradi discendenti: è come se i militari di grado inferiore, sempre del ruolo ufficiale, non siano indispensabili, ovvero non siano meritevoli. Questo risulterebbe un evidente trattamento disparitario che porta lagnanze e malumori. Non sia altro perché ai richiamati è consentito l’esercizio delle funzioni di comando in luogo di altri militari, in servizio permanente, impedendo un più armonioso sviluppo delle legittime aspettative, degli ufficiali, a ricoprire le funzioni di comando e di migliorare le loro conoscenze e competenze di natura tecnica nonché di esperienze e valori, esercitando a tempo pieno, la preziosa funzione di Comandante.
Per quanto sopra esposto, nell’analizzare gli aspetti procedurali connessi con il richiamo, non possiamo che stigmatizzarne le anomalie, sulla disparità di trattamento riscontrate nell’attuazione/disapplicazione della norma. Diventa quindi fondamentale, che gli Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri, abbiano lo stesso trattamento.
L’occasione mi congeniale per esprimere i miei più cordiali e affettuosi saluti.
Antonio Nicolosi
Segretario generale di Unarma