Riflessioni del Segretario Generale di Unarma Antonio Nicolosi
Quello che abbiamo scritto sulla scuole dell’Arma ha messo in luce situazioni che ci erano sfuggite perché forse troppo impegnati a correre e competere.
Oggi vogliano fermarci per riflettere e trovare, nel nostro piccolo, soluzioni per andare avanti e lasciarci alle spalle questa triste situazione.
Bisogna aiutare i giovani frequentatori dei corsi di formazione delle scuole dell’Arma ad avere
la forza di denunciare eventuali abusi.
Bisogna far comprendere agli istruttori che la formazione dei giovani d’oggi, e le regole attuali, sono molto differenti da quelle che abbiamo affrontato nei decenni precedenti.
I giovani d’oggi hanno molte qualità e – purtroppo – molte più fragilità. Però prima d’incolparli di ciò, fermiamoci a riflettere e guardiamoci allo specchio, perché sono i nostri figli, educati da noi.
Pensiamo che invece di trattarli con superficialità dobbiamo sforzarci di aiutarli a convivere con una società per cui rallentare è sinonimo di fallire, di essere sconfitti o di non valere niente e non nascondiamoci dietro concetti arcaici e – oggi – privi di significato; sforziamoci di conoscerli di capirli, altrimenti la nostra Istituzione non potrà mai diventare una realtà al passo con i tempi.
Antonio Nicolosi
Segretario generale
Unarma