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UNARMA CHIEDE L’AUMENTO DELLE INDENNITÀ DI RISCHIO PER GLI INFERMIERI DELL’ARMA

da | Ott 16, 2024 | News | 0 commenti

Unarma Associazione Sindacale Carabinieri annuncia una nuova iniziativa per portare all’attenzione del tavolo della Funzione Pubblica la necessità di rivedere e incrementare le indennità di rischio riconosciute agli infermieri dell’Arma dei Carabinieri. Attualmente, gli infermieri percepiscono solo 80 centesimi a presenza come indennità, un importo che risulta inadeguato rispetto alle crescenti responsabilità e ai pericoli legati alla loro professione.

Riferimenti normativi:
L’indennità di rischio per il personale infermieristico è stata introdotta con il D.P.R. n. 146 del 5 maggio 1975, che ne regolamentava la corresponsione. Recenti aggiornamenti sono stati poi recepiti dal D.P.R. n. 57 del 20 aprile 2022, che ha rideterminato gli importi per diversi gruppi di personale delle Forze di Polizia, compreso il personale militare e civile.

Unarma sottolinea come le indennità specifiche per il comparto sanitario, previste dal CCNL 2019-2021 e dall’articolo 104 della legge n. 178/2020, abbiano riconosciuto agli infermieri del Servizio Sanitario Nazionale un’indennità di specificità, non estesa al personale infermieristico delle Forze Armate. Tale disparità retributiva appare ingiusta e in contrasto con l’importante contributo che gli infermieri dell’Arma forniscono quotidianamente, lavorando in situazioni di rischio accresciuto.

Antonio Nicolosi, Segretario Generale di Unarma, ha dichiarato: “Non possiamo più ignorare il fatto che i nostri infermieri siano retribuiti con un’indennità di rischio di soli 80 centesimi a presenza. È il momento di riconoscere il valore e il rischio associato al loro lavoro con un aumento sostanziale dell’indennità, in linea con quanto previsto per altri comparti del settore sanitario. Chiederemo al tavolo della Funzione Pubblica di intervenire con urgenza per correggere questa ingiustizia.”

Unarma si impegna a proseguire le sue battaglie a tutela dei diritti e delle condizioni lavorative del personale dell’Arma, rinnovando il proprio appello al governo affinché venga avviata una seria revisione delle normative vigenti in materia di indennità.