UNARMA Associazione Sindacale Carabinieri interviene, a seguito delle segnalazioni pervenute dai propri iscritti, sui recenti episodi che hanno coinvolto il contingente Unifil schierato lungo la Linea Blu al confine tra Libano e Israele, e sulle dichiarazioni del Premier Giorgia Meloni.
“Le missioni internazionali, come quella dell’Unifil, rappresentano un impegno di primo piano per l’Italia e per l’Arma dei Carabinieri, ma è fondamentale che ogni intervento venga pianificato e condotto con una visione strategica ben definita. Non si può chiedere ai nostri militari di operare in contesti altamente instabili senza un supporto politico forte e, soprattutto, senza una chiara definizione degli obiettivi da raggiungere.
Come sindacato che rappresenta i carabinieri, esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi sul campo, esposti a rischi elevati e sempre pronti a garantire la sicurezza nelle aree di crisi. Tuttavia, è nostro dovere sottolineare che la sicurezza dei nostri uomini non può essere compromessa da incertezze politiche o da una visione frammentata delle operazioni. Ogni missione dovrebbe prevedere una continua valutazione delle condizioni operative e un supporto logistico e strategico adeguato.
La missione Unifil, attiva da oltre quattro decenni, ha visto cambiare radicalmente lo scenario geopolitico del Medio Oriente, rendendo indispensabile una revisione del suo mandato. Riteniamo che, senza un preciso quadro di riferimento politico e diplomatico, il contributo dei nostri militari rischi di non portare a risultati concreti e di esporre inutilmente le nostre forze a pericoli crescenti. Chiediamo quindi un maggiore coinvolgimento delle istituzioni nel garantire che ogni missione all’estero risponda non solo a finalità internazionali, ma anche alla tutela e valorizzazione del personale impiegato”, ha dichiarato Antonio Nicolosi, Segretario Generale di UNARMA Associazione Sindacale Carabinieri.